il museo Orsay a Parigi


orsay logoUna collezione meravgliosa di capolavori dell'impressionismo e del post-impressionismo, all' interno di una ex stazione ferroviaria.

Dove: sul Lungosenna, nella rive gauche, di fronte ai jiardins de Tuileries.
Orari: 9.30-18.00 (chiusura di alcune sale già dalle 17.15), il giovedì fino alle 21.45 (tranne i festivi).
Giorno di chiusura: tutti i lunedì, 1 Maggio, Natale. Ma aperto a Capodanno, 11 Novembre

Accesso: La stazione del RER è proprio davanti all' entrata, la fermata del Metro più vicina è Solferino, della linea 12. Sul lungosenna c' è la fermata di diverse linee di autobus. qui i dettagli.
Informazioni e mappe:
Servizi: Due cafè e un bel ristorante.
Audioguide: è possibile noleggiare un' audioguida oppure noleggiare un tablet, oppure scaricare un' App per iPad. qui i dettagli.
Limitazioni: le classiche dei musei, inoltre non si possono fare foto con il flash, e nessuna foto o video nelle mostre temporanee.
Sito ufficiale: www.musee-orsay.fr/it

 

 

ticket e biglietteria


ticket di entrata: 11€, il ridotto 8.50€, oppure puoi scegleire alcuni biglietti cumulativi:
- museo d'Orsay – museo dell'Orangerie: 16€
- museo d'Orsay - museo Rodin: 15€
Il ticket offre una tariffa ridotta per il museo Gustave Moreau e la visita libera dell' Opera Garnier.
L' entrata è gratiuita: tutti i giorni per i minori di 18 anni, per tutti dalle ore 16:30 (il giovedì dalle 18.00), per tutti ogni prima domenica del mese, tutti i giorni per i minori di 25 anni se europei (quindi anche italiani). Dettagli. Oppure per chi possiede la Paris Museum pass.
Dove si acquista: presso gli sportelli in contanti o carta di credito, oppure via web, ma con sovrapprezzo: Biglietteria.

 

 

la collezione permanente


Il museo ospita una collezione spettacolare di pittura, opere grafiche e scultura dal 1848 al 1914. Per questo motivo è noto come "museo degli impressionisti".
E' bene sapere che l' edificio che lo ospita nasce come stazione ferroviaria, costruita per l' Esposizione universale del 1900 con lo scopo di offrire un arrivo più centrale per i treni provenienti dal sud-ovest della Francia. Rimase in uso, in seguito, per i soli treni suburbani fino agli anni '50. Una volta dismessa venne deciso, nel 1977, di trasformarla in museo, inaugurato nel 1986, su progetto dell' architetto italiano Gae Aulenti.
Si spiega così il perchè della forma allungata, della grande copertura in vetro, della luminosità del prospetto opposto all' entrata, e dell' assenza di livelli sovrapposti che invece sono relegati alle ali laterali, lasciando scoperta la parte centrale del piano terra.



mappa interattiva dei livelli


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Le opere dei singoli autori generalmente non si trovano raccolte assieme. Infatti, l'allestimento è stato studiato in modo da documentare soprattutto le vicende che hanno contrassegnato la vivace scena artistica parigina e francese. Una scelta che ci sentiamo di condividere, data la grande disponibilità di materiale e l'unicità delle collezioni del museo, rispetto a quelle di altri.
Ciononostante, presentiamo una scelta delle opere più importanti suddivise per autore.


Colazione sul prato di Manet (Dejeuner sur l'herbe); le Ballerine in blu di Monet; Il Moulin de la Galette - Renoir; Pommes et oranges    di Paul Cézanne; la Meridienne, dipinta da Van Gogh durante il suo soggiorno a Saint-Rémy de Provence.

Le collezioni d'arte sono disposte in ordine cronologico sui tre piani del museo.

    Al piano terra sono esposte opere del periodo 1848-1870. Questo periodo è certamente meno noto dell'impressionismo ma ne getta le basi. Tra le opere principali trovate La gazza di Monet e L'origine del mondo di Courbet.
    Nel corridoio centrale sono esposte sculture del diciannovesimo secolo fatte seguendo la tradizione neoclassica.

    Il piano ammezzato espone opere in stile art nuveau. Troverete anche sculture di Rodin oltre a altri esempi di scultura, arte decorativa e pittura.

    Il piano superiore è certamente il più suggestivo. Qui troverete i famosi dipinti di impressionisti e postimpressionisti.
    La prima sala del piano contiene quadri della collezione Moreau-Nélaton. Tra questi spicca il famosissimo Déjeuner sur l'herbe di Manet.
    Nella sala successiva travate opere di Manet e Whistler oltre a lavori di Degas come Blue dancers, Monet (Gare St. Lazare) e Renoir (Le bal du Moulin de la Galette).
    Lavori di Paul Cézanne sono invece esposti nella sala superiore. Tra questi sono specialmente noti The card player e Mele e aranci.
    Cézanne appare di nuovo nella sala successiva insieme a capolavori quali Église de'Auvers-sur-Oise di Van Gogh.
    A seguire trovate le tendenze innovative della generazione successiva. Tra le opere esposte ricordo La belle Angèle di Gaugin e The white horse di Signac.

    La bellezza delle opere esposte è quasi calamitante. Se volete godervi questo fantastico museo, mettete in conto non meno di un'intera mattinata. Se invece avete poco tempo a disposizione, dirigetivi subito al piano superiore dov'è esposta la parte più interessante delle opere.





Si inizia alla grande, infatti nella prima sala
una versione ridotta della statua della Libertà dello scultore francese Auguste Bartholdi (1834-1904.)
http://www.musee-orsay.fr/it/collections/bienvenue/actualites/la-liberte-a-orsay.html
http://www.20minutes.fr/ledirect/964251/musee-orsay-recupere-statue-liberte-jardin-luxembourg


Pittura
tutte le opere esposte: www.musee-orsay.fr/it/collezioni/opere-commentate/pittura.html

 

Ballo del moulin de la Galette, di Renoir, un grande olio su tela di 131x175 del 1876. Commento
Una delle più importanti, ritrae l' atmosfera gioiosa del famoso mulino di Montmartre.

Maternità, di Renoir, olio su tela del 1885. Commento

ritratto di Claude Monet, dipinto da Renoir, un olio su tela del 1875.  Commento
A me incuriosiscono i ritratti di "famosi" perchè mi piace vedere l' aspetto del personaggio, dei suoi abiti, e dell' ambiente che lo circonda. In questo ritratto molto realista il "collega" è immortalato in tenuta di lavoro con tavolozza e pennelli nelle mani.

 

 

La toletta, di Pierre Bonnard, olio su tela del 1908 circa. Commento
Il tema della donna alle prese con la sua toletta è, nel corso del XX secolo, un pretesto molto frequente per dipingere un nudo

 

Veduta di tetti (effetto neve), di Gustave Caillebotte, olio du tela del 1878.  Commento
Una vista sui tetti di Parigi in una gironata invernale, grigia e nevosa.


 

 

 

link per aprofondimenti


www.musee-orsay.fr/it
ricerca delle opere: